Solitamente sono molto restio nel dare fiducia a quei locali che sbandierano la propria apertura in pompa magna con cartelloni ed articoli simil-comunicati stampa.
Così il Materia Prima, già da quando i miei infiltrati mi vociferavano l'apertura, mi era sembrato proprio uno di questi locali appositamente pompati: per questo ho preferito far passare il clamore steroidizzato dei mass-media per cercare di cogliere la vera essenza del locale e le potenzialità della cucina a regime nel lungo periodo.
Sabato, finalmente, ho potuto testarlo per voi.
La struttura è stata ricavata da un'ala attigua alla Spa di Colzani, ubicazione che dà l'impressione di essere un'idea post-costruzione del complesso ma in cui comunque, grazie alla bravura dei camerieri, ci si dimentica di cenare in quello che, praticamente, sembra un lungo corridoio adibito a sala da pranzo.
La scelta di un menù essenziale è davvero inusuale, ma che premia assolutamente ogni portata che ho potuto provare: non si trattava quindi solo di pubblicità, le preparazioni sono davvero improntate ad evidenziare la bontà delle materie prime modificandole il meno possibile.
L'orientamento di una cucina "pulita ed essenziale" è una bella sfida per ogni cuoco: prendendo questa strada bisogna davvero dimostrare di aver grande padronanza e sapienza tecnica nella costruzione dei piatti, e in questo lo chef Colzani ci riesce e stupisce.
Il risultato è una serie di composizioni dall'ispirazione moderna, ottime mise en place e rarissime imperfezioni nei piatti, grande uso di pesce crudo e materie prime ricercate ed abbinate in modo saggio e ragionato.
La cantina dei vini appare, a mio modo di vedere, economicamente squilibrata: a volte in eccesso ma spesso per difetto, e questo forse è dettato dalla politica aziendale di lanciare alcune etichette a favore di altre, segnalo inoltre nei vini da dessert alcune curiosissime chicche.
Insomma, per far capire ai miei lettori gastonomicamente piu' glob-trotter lo stile di cucina, a mente fredda, direi che ricorda molto l'avanguardismo spagnolo dell'Alkimia barcellonese di Jordi Vilà, quindi una cucina adulta e colta.
Degno di nota il risotto (sfida lanciatemi dal cameriere e vinta egregiamente) davvero tra i migliori provati quest'anno.
Simpatia e competenza tra i tavoli fanno del ristorante Materia Prima un luogo dove provare una cucina diversa, più adulta e forse più da capire, rispetto alle banalità al quale non dovremmo mai abituarci, ma che purtroppo dilagano.
Quindi, se volete provare davvero una cucina diversa senza voli pindarici o azzardi futuristici, sempre leggera ed equilibrata, scusandomi con lo chef per essere partito con errati preconcetti, vi consiglio di andare a Cassago, la vostra cultura gastronomica ringrazierà e probabilmente stupirete anche i vostri commensali.
Materia Prima
Via Sauro 47, 23893 Cassago Brianza -Lc-
Tel. 039 95 54 00
Sito: www.ristorantemateriaprima.it