martedì 2 aprile 2013

Racconti gastronomici

Oggi si parla moltissimo di cucina: è un continuo spuntare di ricette e diete proposte da cuochi famosi, profeti dell’alimentazione o buongustai travestiti da filosofi. Ma la letteratura c’era arrivata prima di tutti. Da millenni infatti gli scrittori danno da mangiare e da bere ai propri personaggi. Adamo ed Eva si giocarono il paradiso per una mela; Esaú vendette la sua primogenitura per un piatto di lenticchie. Il lettore sarà deliziato dalla poesia sprigionata dalla descrizione di una bouillabaisse (Thackeray), di un risotto alla milanese (Gadda) o di un’aringa marinata (Vittorini), si divertirà nel sentire parlare di cibo Cervantes o Campanile, mentre con Zola, Pirandello o Karen Blixen si commuoverà più che se tagliasse una cipolla.
L. Grandi, S. Tettamanti, Racconti Gastronomici, Einaudi 2012



mercoledì 20 marzo 2013

Cibo a regola d'arte


Prosegue nel week end al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano, la manifestazione "Cibo a Regola d'Arte", un percorso di incontri, laboratori e degustazioni dentro la cultura del cibo alla scoperta di gusti, maestri, territori.
In calendario mille idee e opportunità per ampliare la vostra cultura e la vostra creatività in cucina, dal 21 al 24 Marzo 2013, su prenotazione.
Per veri foodies.

http://www.ciboaregoladarte.it/

lunedì 18 marzo 2013

Ricette umorali. In principio era la pasta al tonno...

In questo originale trattato gastro-filosofico, il piacere della lettura si unisce a quello del cibo e i pensieri si mescolano agli ingredienti dei piatti da preparare. La protagonista di questa singolare raccolta di ricette si troverà a riflettere su questioni esistenziali tagliando le zucchine e a coniare taglienti aforismi girando gli impasti. Nelle Ricette umorali cibo e cuore si mescolano a seconda degli umori di chi scrive, tra gioia e paura, entusiasmi e avvilimenti a ricordarci che saper rigirare una frittata, a tavola come nella vita, è un’arte sopraffina.
Isabella Pedicini, Ricette umorali, Fazi, 2012


mercoledì 13 marzo 2013

La cucina argentina e l'eleganza del tango

Nuovo e intrigante appuntamento a Eataly Torino!!!
La cucina argentina e l’eleganza del Tango vi accompagneranno per tutta la serata di giovedì 14 marzo aspettando il 13° Tango Torino Festival. Durante l’aperitivo musica dal vivo del duo Miguel Angel Acosta. Ad accompagnare la cena esibizione dei ballerini Marcela Guevara e Stefano Giudice. Inoltre due chiacchiere sul tango con l’icona vivente del Tango Argentino Miguel Angel Zotto, ospite d’onore della 13° edizione del Festival. La cena sarà servita in tavoli conviviali, ottima idea direi :)
In cucina lo chef argentino Martin Alejandro Lopez.

Il menù è così composto:

Aperitivo
Pio Nono
Tortilla Espanola
Canape’ varios

A tavola
Provoleta con Jamon Serrano
Matambrito arrollado con ensalada Waldorff
Tris de Empanadas
Asado con pure’ de batada, calavaza, papa
Flan con dulce de leche

In accompagnamento grandi vini piemontesi.



Per informazioni e prenotazioni:
http://www.torino.eataly.it/index.php/asado-e-tango-argentino-14-marzo/

Zucchine scapece versione light

La cucina mediterranea e le ricette del sud Italia sono piene di delizie culinarie... Ma quanti di voi a volte rinunciano ad un piatto perchè troppo pesante da digerire?
Oggi vi propongo la rivisitazione in formato "leggero" di una ricetta classica: le zucchine scapece!
Nella mia versione le zucchine non vengono fritte ma grigliate, e il risultato è ottimo :)
Può servire da antipasto o come accompagnamento per un secondo piatto...


Ingredienti:
- zucchine (una a testa per una porzione media)
- olio
- aceto di mele
- aglio
- alloro in foglie essiccate
- origano
- menta

Lavate bene le zucchine e tagliatele a fette non troppo sottili con una mandolina. Potete tagliarle per la lunga, o sferiche, io preferisco tenerle inclinate di modo da avere una forma ovalizzata, un po' insolita.
Grigliate le zucchine facendo attenzione che non si secchino, devono mantenere un po' di morbidezza.
Adagiatele poi in fila in un conenitore con bordo alto che le dovrà contenere coperte d'olio, e spolveratele in ogni strato con menta e origano.
Mettete poi in padella due parti di olio e una parte di aceto di mele, nella quantità necessaria per la copertura totale delle zucchine.
Aggiungere qualche spicchio di aglio e una manciata d'alloro e scaldare portando quasi all'ebollizione.
Eliminare l'aglio e versare il composto così ottenuto sulle zucchine, coprendole completamente.
Fare marinare almeno un'ora prima di servire in tavola.
Buon appetito :)

martedì 12 marzo 2013

Tripadvisor, non mi fido!!!

Vi siete mai chiesti quanto possa essere attendibile un sistema basato sulle recensioni libere degli utenti, come TripAdvisor, ad esempio? Questo è un articolo davvero interessante a riguardo...

http://lavaligiadialice.blogspot.it/2012/08/tripadvisor-vero-o-falso-dagli-usa-un.html

Vedete, il discorso della recensione via web che chiunque può fare, non funziona per molti motivi:
- Come potete sapere che chi scrive è davvero un cliente e non chi offre un prodotto o un servizio che vuole pubblicizzare sè stesso?
- Come potete fidarvi di chi non è un esperto e da opinioni spesso fuorvianti?
- Come potete credere che quanto scritto sia vero?

Ho letto recensioni molto critiche su alcuni piatti senza la consapevolezza che alcune ingredienti sono così perchè di prima qualità, e non scadenti...
Ho letto racconti di alcuni ristoratori e albergatori minacciati dai clienti che volevano ad ogni costo uno sconto sul soggiorno o sul conto del ristorante, con relativa minaccia di recensione pessima se non avessero voluto lo sconto...

lunedì 11 marzo 2013

Massimo Montanari, L'identità italiana in cucina

"L'Italia è fatta, facciamo gli italiani" proclamò Massimo D'Azeglio all'indomani dell'unità nazionale. In realtà gli italiani esistevano da secoli, ben prima che l'Italia nascesse come entità politica. Erano pochi, certo: solo una piccola élite. Ma erano e si sentivano italiani, pur vivendo in Stati diversi. L'identità del paese non coincideva con le sue forme politiche, ma si realizzava piuttosto nei modi di vita, nei gusti letterari, artistici, e anche gastronomici. Se per "cucina italiana" vogliamo intendere un modello unitario, codificato in regole precise, è abbastanza evidente che essa non è mai esistita e non esiste tuttora. Se però la pensiamo come "rete" di saperi e di pratiche, come reciproca conoscenza diffusa di prodotti e ricette provenienti da città e regioni diverse, è evidente che uno stile culinario "italiano" esiste fin dal Medioevo, soprattutto negli ambienti cittadini che concentrano e rielaborano la cultura alimentare delle campagne, e al tempo stesso la mettono in circolazione, attraverso il gioco dei mercati e i movimenti di uomini, merci, libri. Si forma così un sentimento "italiano", un'identità non teorica né utopistica, ma concreta e quotidiana, fatta di sapori, di prodotti, di gusti. L'unità politica del paese non fa che accelerare questo processo, allargandolo progressivamente a fasce più ampie della popolazione.

Per chi ha voglia di comprendere la nostra identità e le nostre origini. Perchè la cultura culinaria ci da la capacità di ascoltare e capire a fondo cosa si nasconde nel passato di ogni piatto.

Massimo Montanari, L'identità italiana in cucina, Laterza 2013